lunedì 3 settembre 2012

Le leggende napoletane: il "Munaciello"

Napoli è densa di credenze popolari di materia mistica e oscura. Le tradizioni qui non si buttano via. Uno dei personaggi legati al folklore napoletano di maggior interesse è il Munaciello, uno spiritello dispettoso che si crede abiti nelle case vecchie del centro storico.



Indossa un saio e un cappellino rosso. Se benefico, si dice porti numeri vincenti a lotto (e a Napoli si sa quanto è sacro questo gioco), se malefico, indossa un copricapo nero e combina dispetti al padrone di casa, in stile "Poltergeist", rovesciando oggetti e facendo rumore.
La tradizione vuole che il Munaciello non provi interesse per i quartieri ricchi della città, e, soprattutto negli ultimi secoli ci sono testimonianze da parte del popoli riguardante quest'essere "mitologico".
Un elemento buffo della leggenda narra che al Munaciello piaccia toccare le belle figliole, e lasciava in cambio monete d'oro alla famiglia. Come detto sopra, se indossa un cappello rosso, porta fortuna, a patto che non venga divulgata in giro la sua presenza.

Si racconta che un avvocato non ne poteva più di questa presenza in casa sua, perchè gli disperdeva le carte processuali per dispetto. Decise di cambiare casa, e, caricati i bagagli sul carretto, se ne andò, cantando ed esultando. Quando, a un tratto, si sentì toccare dietro le spalle, si girò e trovò il Munaciello, che gli disse:
"Ah, cagnàmm casa?!"



Ad agosto 2011 l'ultimo singolare avvistamento.
Stavolta nel cantiere del Museo Archeologico di Napoli, dove un architetto aveva avvistato e fotografato il Munaciello, ribattezzato Caterina. Gli operai lamentavano già da tempo strani episodi, come i secchi d'acqua spariti e due vasi pregiati rotti.
Sono stati chiamati degli esperti del sovrannaturale, per controllare l'interno del Museo.


A Napoli la tradizione si mescola buffamente alla vita reale, per cui è difficile stabilire la veridicità di questi avvistamenti. Di certo, si tratta di un popolo il cui folklore non ha nulla da invidiare ai fantasmi della Scozia.

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