La città di Pulcinella vive sommersa dai pregiudizi di un'Italia superba e ignorante, e viene sepolta dagli stereotipi xenofobi di un popolo ingrato.
Uno di questi stereotipi, tuttavia, è piacevole e dà identità alla Città del Sole, che tra le altre cose, porta la nominata di "città 'ra pizz e 'o mandulin". E', forse, l'immagine più diffusa e vivace dell'Italia all'estero, cartolina del Paese del buon cibo e della musica.
C'è chi pensa che a Napoli tutti cantino, o, addirittura, che tutti siano in grado di farlo, e che il Menu del giorno è sempre lo stesso: Pizza per primo, e pizza per dessert.
E' una simpatica esagerazione. Ma, vivendo la città, posso affermare che c'è del vero in questi stereotipi.
Innanzitutto, la musica a Napoli ha scritto la storia, e per musica si intende quella classica, patrimonio del folklore partenopeo e italiano, quella col mandolino, lo strumento per eccellenza napoletano.
Strade turistiche e frequentate come Spaccanapoli, Via Roma o Via Scarlatti (Vomero) pullulano di artisti di strada, perlopiù musicisti. Cantano canzoni napoletane di repertorio classico, e rendono le strade vivaci cartoline per i turisti.
Via San Sebastiano, che interseca Spaccanapoli, è famosa per i suoi numerosi negozi musicali, dove poter comprare un mandolino anche a 40 €.
Per quanto riguarda la Pizza, è innegabile che qui se ne fa un consumo smisurato, dovuto alla presenza di centinaia di pizzerie e pizzetterie, che offrono la versione economica della Margherita anche a tranci o a "portafoglio" (Margherita mini).
Fuori le Università ce ne sono moltissime, ed è il pasto più in voga tra gli studenti, perché veloce ed economico, oltre che buono.
La mangiano tutti, certo, anche se è solo uno dei piatti della cucina napoletana, che ha tantissimo altro da offrire (spaghetti, mozzarella, fritture, ...).
Allego questa simpatica foto che mostra come persino gli animali più scrocconi e insaziabili al mondo, nella fattispecie, 'e palumb (i piccioni), la mangiano!
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